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Recensione Distinte Visioni Su Rockit.it

Recensione Distinte Visioni su Rockit.it

Questa recensione di ROCKIT ci fa particolarmente piacere e teniamo molto a condividerla con tutti i nostri amici, grazie per tutto quello che ci avete dato in tutti questi anni!!!


“È dal 2007, quando sono nate da una crew di universitari di Salerno, che le Visioni Distorte suonano nei locali e su moltissimi palchi della loro Campania, facendo così gavetta ed esperienza. Forse è anche per questo che quando esce questo loro primo EP, “Distinte Visioni”, nel 2012, sembrano già molto esperti e maturi.
Ma come sono queste visioni, distorte o distinte? Dopo l’ascolto dei brani e della title track soprattutto, la risposta è entrambe. Quelle distorte sono le visioni dei componenti del gruppo, cinque persone molto diverse l’una dall’altra e che mettono in questo disco qualcosa di proprio: personalità, idee, ispirazioni e suoni lontanissimi tra loro. Per questo è così difficile rinchiuderli in qualche genere musicale preciso, anche se alla fine non è poi così importante: “chiamaci bastardi siamo solo dei meticci”, dicono. È vero che sono meticci, almeno musicalmente. Il minimo comune denominatore è il rock, che è alla base di tutto. Poi ognuno aggiunge del suo, dal metal al rap, nei testi o nei suoni,“mischiando le influenze dentro un grande calderone”. Cantano in italiano e nel loro dialetto e mescolano l’elettronica alle schitarrate distorte e ai giri di basso potenti. L’intero EP è potente, totalmente autoprodotto (e 100% made in sud). Dicono in un’intervista che è principalmente la Campania che li ispira; poi Caparezza, a cui hanno dedicato un vero e proprio tributo, i 99 Posse e anche i Subsonica. Queste, e molte altre, le influenze musicali dentro al calderone.
Le Visioni Distorte hanno una bella testa e abilità di scrittura e usano bei giri di parole e belle rime per affrontare nelle loro canzoni sia le tematiche più attuali e scomode come in “Non si muove una foglia” o “Stamm street” (featuring Terza Classe), sia le situazioni più semplici e quotidiane, come “Fonic-Oh!”, divertente, dedicata al loro fonico in particolare e a tutti i fonici in generale.
Appassionati, sono gente di cuore, come dice “Tutti consapevoli di essere niente”. Distinte o distorte che siano queste visioni, questo disco è ricco, sostanzioso; è un piacere ascoltarlo.”


Fonte: http://www.rockit.it/recensione/19009/visionidistorte-distinte-visioni

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